Addio al Maestro del Design: Andrea Branzi
Andrea Branzi, noto per la sua straordinaria influenza nella progettazione di mobili, oggetti d'arte e architettura, è stato una figura iconica nel panorama del design contemporaneo.
La sua opera ha attraversato una vasta gamma di discipline, abbracciando il design industriale, il design d'interni, l'architettura e la teoria del design, tanto che nel 1987 ha ottenuto il Compasso d'Oro alla Carriera.
Nel 1966, Andrea Branzi ha fondato, con Massimo Morozzi, Paolo Deganello e Gilberto Corretti, uno dei collettivi più influenti del pensiero progettuale radicale: Archizoom Associati.
Tra le opere più note c'è la "Superonda", una serie di sedute modulari che sfidano le convenzioni di spazio e comfort. Superonda prodotta da Poltronova è il primo divano con una struttura non convenzionale, riflette la visione del gruppo radicale che va oltre la funzione puramente pratica e abbraccia l'aspetto emozionale e comunicativo. È composto da due onde ricavate da un blocco di poliuretano tagliato in due parti con un'incisione a forma di S, che possono essere incastrate e impilate per ottenere diverse configurazioni. Superonda può essere quello che vuoi, un divano, un letto o una chaise longue.
"Gli oggetti hanno un’anima, sono gli interlocutori della vita quotidiana" Andrea Branzi
L'idea alla base della lampada Newton, prodotta da Nemo, è stata quella di catturare l'essenza della teoria della gravità di Isaac Newton attraverso un oggetto di illuminazione unico. Andrea Branzi con questa lampada da terra rappresenta una dimostrazione del suo pensiero visionario e della sua capacità di unire elementi scientifici, estetici e concettuali in un unico oggetto d'arte funzionale.
Andrea Branzi ci parla di design attraverso i suoi libri e gli articoli scritti per la rivista Domus per mezzo secolo. Ha scritto tra le pagine più interessanti e a volte illuminanti da influenzare generazioni di designer e a guidare il dibattito sulla funzionalità, l'estetica e la sostenibilità nel design.
Le sue pubblicazioni, hanno contribuito a gettare le basi per una comprensione più ampia del design come disciplina e come espressione culturale. Perché gli oggetti hanno la forma che hanno? Come nasce la ricerca di un equilibrio tra funzionalità ed estetica?
Il Presidente della Triennale Milano, Stefano Boeri lo omaggia così: “un gigante del pensiero radicale sugli spazi umani, un sofisticato storico della progettualità italiana, un designer visionario capace di abitare con ironia altri universi e mondi paralleli”.
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