A’Mare. La poetica degli arredi outdoor Edra al Salone del Mobile 2021.

La serie di arredi è in mostra nella Sala del Baccanale, posata su una superficie riflettente, amplificando gli scintillii, la purezza e la fluidità delle forme. A’Mar, come un gioco di parole che fa l’occhiolino al gergo napoletano amare, gli arredi contengono l’amore e i valori di una progettualità fuori dalle mode e attenta al savoir-faire artigianale. Jacopo Foggini, autore della collezione racconta che tutto ha avuto origine da una goccia in policarbonato poggiata sulla sua scrivania presa in mano da Valerio Mazzei (presidente Edra), da quel momento non sembrava più materia solida ma una goccia di acqua cristallizzata.

A’Mare è il risultato di una sperimentazione progettuale volta ad esaltare la purezza del materiale, policarbonato accostato al vetro, creando oggetti che giocano sulla fluidità e trasparenza integrandosi naturalmente nell’ambiente che le accoglie. Gli arredi si mimetizzano nello spazio, sfumando e alle volte annullando il confine tra oggetto e ambiente esterno, se immersi nell'acqua scompaiono, se infranti dalla luce del sole creano giochi di luce e di infinite tonalità. Questa è la poetica di A’Mare. Jacopo Foggini, in un continuo collaborare e sperimentare con l’azienda, progetta attraverso delle bacchette realizzate a mano una ad una, e all’apparenza rigide, oggetti che vivono e dialogano gli ambienti esterni. Queste bacchette vengono disposte in serie, creando una trama elastica, ogni pezzo si distingue da quello vicino percepibile solo al tatto o grazie al riverbero della luce.

Edra, ancora una volta riesce a sorprenderci e lo fa negli interni della dimora meneghina, dove luoghi senza tempo si scoprono e si mescolano ai nuovi modi dell’abitare contemporaneo.