Niente è duraturo, niente è perfetto, niente è finito. I tre principi fondamentali del Wabi-sabi guidano un’estetica che accoglie il tempo e valorizza l’autenticità. Questa filosofia giapponese trasforma lo spazio domestico in un ambiente vissuto e accogliente, dove ogni segno, materiale e dettaglio raccontano qualcosa di unico. Il Wabi-sabi non rincorre la perfezione, ma abbraccia l’irregolarità come espressione di bellezza e coerenza.
Nel Wabi-sabi il divano è un elemento che accoglie, riflette l’autenticità del vivere quotidiano e celebra la materia nella sua forma più naturale. Le superfici non devono essere perfette, ma reali: tessuti artigianali, texture evidenti, imbottiture che parlano di comfort vissuto.
ll divano modulare Rico di Ferm Living accoglie curve e volumi in un design classico definito da linee morbide e un'espressione avvolgente. Presenta un rivestimento in tessuto bouclé, confortevole, intrecciato con filati irregolari per ottenere la ricca e sinuosa texture della superficie.
Il divano Nebulone di Miniforms, firmato E-ggs, si distingue per la sua linea continua e il contrasto tra la compattezza della struttura e la leggerezza visiva. Volumi generosi e proporzioni misurate, accolgono in modo naturale.I braccioli arrotondati, che si proiettano verso l’esterno come gocce sospese, definiscono l’identità del modello e accompagnano una scocca imbottita che invita al riposo.
La collezione Victoria di Tacchini, disegnata da David/Nicolas, propone un linguaggio più modulare, ma con la stessa ricerca di equilibrio tra matericità e forma. I moduli presentano una base portante in tubo che li fa sembrare quasi sospesi da terra e che continua nei moduli con schienale creando una sorta di corona nella parte posteriore.
Il divano Noora di Bolia, con cuciture evidenti e proporzioni essenziali, privilegia materiali naturali, volumi equilibrati e rivestimenti sfoderabili. Il disegno sobrio valorizza volumi essenziali, cuciture visibili, bordi smussati e imbottiture stratificate che garantiscono un comfort stabile nel tempo.
Tateyama di Secolo, progettato da Artefatto Design Studio, si distingue per le forme curve e la configurazione aperta, che incoraggia una fruizione libera dello spazio e riflette l’anima conviviale del Wabi-sabi.
Wabi-Sabi comes through most clearly in armchairs, where design and comfort flow together effortlessly. Crafted from honest materials—bamboo, rattan, raw linen—each piece reflects the beauty of its natural origins.
La poltrona Bamboo di Dusty Deco, realizzata in bambù naturale con cuscini in lino a righe, esprime un'eleganza informale e artigianale, perfetta per ambienti rilassati e coerenti con la natura del mood sereno che si vuole ricreare.
La poltrona Japan, disegnata da Finn Juhl per House of Finn Juhl, è un omaggio alla sobrietà giapponese. La struttura in legno e lo schienale sospeso definiscono una presenza leggera e precisa.
Tria, creata da Carlo De Carli e rieditata da Gubi, realizzata quasi esclusivamente con canne di rattan curvate a vapore, curvate e fissate a mano, presenta un caratteristico set di braccioli elegantemente sagomati, che creano una seduta visivamente sorprendente ma estremamente confortevole, con un disegno curvo che bilancia leggerezza e struttura
Con la poltrona Cinnamon per Molteni&C, Naoto Fukasawa propone una forma compatta e avvolgente, pensata per il relax. La base a U e la seduta bulbosa creano un’estetica armoniosa e informale.
Patricia Urquiola, con la poltrona Aaland per Kartell, presenta un progetto fluido e modulare, pensato per interni dinamici dove ogni elemento si connette al successivo.
Nel cuore del Wabi-sabi ci sono i materiali: legni venati, pietre grezze, metalli ossidati. I tavoli diventano superfici che raccontano, con texture non uniformi e lavorazioni manuali.
Il tavolino Burl di Ferm Living, realizzato in legno di radica certificato FSC™ Mix , presenta venature irregolari e superfici intense, con un pratico cassetto integrato.
Phantom di 101 Copenhagen, disegnato da Kristian Sofus Hansen & Tommy Hyldahl, è realizzato in alluminio colato con finitura burn antique e presenta superfici volutamente imperfette, che esaltano il gesto artigianale.
Mikado di Dusty Deco utilizza il rattan in modo innovativo, con piani sovrapposti che creano un movimento visivo interessante, assicurando longevità e resistenza all'usura. I diversi strati sovrapposti variano in dimensioni, creando un interessante gioco di profondità, mentre il top del tavolino è caratterizzato da un motivo geometrico che ne esalta la dinamicità ed equilibrio.
Kern di Monica Förster per Fogia è un omaggio alla sostenibilità, composto all’85% da scarti di marmo riciclati, con superfici lavorate a mano che mantengono la forza espressiva della pietra.
Post, di Ferm Living, in rovere intarsiato a mano, con tre gambe cilindriche robuste, rappresenta l’essenza del design scandinavo applicato all’estetica Wabi-sabi.
Scegliere arredi ispirati allo stile Wabi-sabi significa valorizzare l’essenzialità, accettare il cambiamento e preferire oggetti che perdurano nel tempo. In ogni materiale grezzo, in ogni segno lasciato dalla lavorazione, c’è un invito a vivere lo spazio in modo più consapevole. I prodotti selezionati uniscono design, matericità e funzionalità in un’estetica autentica e attuale. La bellezza non è più nell’apparire, ma nel raccontare: con semplicità, con coerenza, con anima.
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