Che siano da appoggio, sospesi o free-standing, integrati nelle pareti o al centro del bagno, una cosa è certa quando si parla dei lavabi di design: sono vere e proprie opere d’arte.
Solleticano la creatività e la tecnica dei loro designer e dei brand che li producono, spingendoli a giocare con le geometrie, le profondità, gli effetti ottici e tattili. Ma la sfida è vinta solo se l’idillio estetico rispetta la funzionalità, la struttura e l’alta qualità dei componenti: marmi e pietre, legno massello, ceramiche, materiali innovativi ed ecosostenibili. A cosa serve tutto questo? Affinché il bagno diventi uno spazio raffinato e accogliente, con arredi che non abbiano nulla da invidiare alle altre stanze della casa.
La necessità era quella di creare un lavamani compatto, che non perdesse nulla in bellezza, pulizia e fluidità delle forme, per arredare anche i bagni più piccoli. P’tit, disegnato da Monica Graffeo per Rexa Design, è realizzato in Korakril™ Blend ed è disponibile in cinque colori, tra cui bianco, grigio, tortora. E come non sacrifica l’estetica, non sacrifica neppure la funzionalità, dati gli accessori appositamente studiati come la mensola, il porta-asciugamani o le ciotole rifinite in cuoio da appendere al complemento.
Lavabo a pavimento che gioca in maniera impeccabile con le geometrie, con una composizione studiata al millimetro. Il gioco è tra due cilindri: quello orizzontale poggia sulla colonna di sostegno, ma pare farlo per un soffio, quasi preferisse rimanere sospeso. O_O è progettato dallo Studio Bartoli Design per Rexa Design, ed è la testimonianza di quanto l’equilibrio strutturale incontri quello estetico. A esaltare ancor di più il carattere scultoreo, le finiture sono in Corian® o marmo Marquinia e Carrara, complete del rivoluzionario trattamento Acid Shield, che protegge colori e materiali da acidi, coloranti e grassi.
Di nuovo Rexa Design, di nuovo un lavabo free-standing che non tradisce la tendenza del brand a interpretare i mobili bagno come delle sculture. Roll è in marmo nero Marquinia o Carrara e la superficie può essere sia liscia che rigata, a sottolineare un altro aspetto della filosofia Rexa: i suoi lavabi stimolano la sensorialità, e in particolare la percezione tattile e quella visiva – perché diventano i protagonisti delle stanze che arredano.
“Come un elemento classico, trasmette un ideale di bellezza assoluta.” Non esagera Antoniolupi a definire così il suo 024, lavamani free-standing da terra firmato Gumdesign. Infatti, l’eco è quello dell’arte delle epoche classiche, per l’alternanza a contrasto del bianco e del nero – colori senza tempo, di una eleganza universale – e per la combinazione delle geometrie. Ma provoca anche una sensazione di estrema contemporaneità, per gli effetti ottici e le percezioni visive. 24 come il numero di spicchi di marmo Carrara o nero Marquinia uniti da resina colorata.
“Nasce da forme sinuose che determinano un’estetica rilassante e morbida.” E infatti il suo nome è Fluido, di Carlo Colombo per Antoniolupi. Un lavabo integrato nella parete, che dà l’illusione di esserne parte, di non potersene separare se non per la porzione che vi fuoriesce. Gli effetti di luce aggiungono un fascino ulteriore e aiutano a interpretare profondità, altezze, curve e volumi.
L’idea è di Angelo Mangiarotti e risale al 1970. Da lì Agape ha creato Bjhon 1, un altro esempio riuscito di lavamani free-standing che strizza l’occhio all’arte plastica. La colonna a tronco di cono può sostenere due diversi bacini, che in alternativa possono diventare da appoggio su piani. Disponibile in marmo bianco di Carrara, grigio Carnico, nero Marquinia, e in Cristalplant® biobased – un innovativo materiale ecosostenibile che dà alla superficie un aspetto simile alla pietra naturale. Sono proprio i materiali particolari di cui si può comporre a renderlo incantevole e adatto anche agli spazi outdoor, immersi nel verde o a bordo piscina.
Legno massello curvato, frassino tinto nero o naturale, paglia di Vienna, ceramica. Se poi si aggiunge l’abilità artigianale nella lavorazione e nella modellazione dei materiali, ecco che nasce Marcel. Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano lo hanno disegnato per Cielo, lasciandosi ispirare dalle linee tipiche del Bauhaus, razionali ma con gli angoli smussati. La classe e la raffinatezza vengono da sé, a creare un ambiente accogliente ed elegante, tanto quanto le altre stanze della casa.
Wing ha ben poco di convenzionale. La scia che disegna sulla parete ricorda le città futuristiche, ma anche la forma delle ali quando si muovono per prendere il volo – ce lo suggerisce il suo nome, d’altronde. Il lavamani disegnato da Ludovico Lombardi per Falper è un’opera d’arte del nostro tempo, una scultura che sa creare un equilibrio suggestivo tra le dimensioni verticale e orizzontale. Realizzato in Cristalplant, dall’effetto soft touch e simile alla pietra naturale.
Marco Piva progetta per Kreoo un lavabo unico, che riesce nell’impresa di conferire ai marmi e alle pietre una levità tipica delle bolle di sapone che volteggiano nell’aria. Sembra impossibile, ma non per Bubbles, che segue un profilo tondeggiante, sinuoso, con sezioni curve congiunte da profili in ottone dorato, che aggiungono preziosità. I moduli in marmo sono disponibili in diverse varianti cromatiche e si possono tra loro combinare, per creare in maniera personalissima sia uniformità che contrasti.
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