La nuova collezione Artemide 2024 è espressione del continuo lavoro di ricerca e sperimentazione che da sempre guida il brand nell’ideazione di progetti di luce sostenibili e innovativi. La design collection accoglie lampade inedite che uniscono la maestria nella lavorazione artigianale del vetro a componenti tecnologiche d’avanguardia. Design evocativi che racchiudono un'immagine ispirata ai misteri della natura e alla poetica della luce.
Alambicco, design Neil Poulton, unisce la tradizione del vetro soffiato con la tecnologia moderna. Come una scultura sospesa e modulare impreziosisce gli ambienti con la sua sofisticata estetica, caratterizzata dall’alternanza di trasparenze e texture che lasciano intravedere la componente tecnologica.
Una collezione che oltre ad esaltare l'esclusività e l'unicità data dalla lavorazione artigianale del vetro, grazie al suo design modulare si presta a molteplici interpretazioni per adattarsi sempre in modo originale allo spazio che abitano.
Al cuore del progetto Boltons, firmato Herzog & de Meuron, c’è uno studio ottico brevettato che trova nella raffinata lavorazione del vetro di Artemide la sua peculiare espressione. Una bolla d’aria all’interno del vetro conferisce al design un tocco poetico e, grazie a un gioco di riflessi tra la lente alla base e il disco metallico orientabile, permette di riflettere la luce con eleganza e precisione.
Il progetto delle lampade Criosfera, di Giulia Foscari Una/Unless, rappresenta una sintesi di conoscenze ottiche, materiali e scientifiche e un manifesto di valori tra presente e futuro. All’interno del cilindro esterno una stratificazione di vetro soffiato e riciclato con un nucleo ottico che rifrange la luce, rimanda concettualmente alla criosfera, in particolare allo strato di ghiaccio estratto dalle profondità delle calotte glaciali del nostro pianeta che custodisce la storia climatica del nostro pianeta.
L’ispirazione di Lune d’acqua, la nuova collezione di Benedetta Tagliabue e Ersilia Vaudo, nasce dalla magia dei corpi celesti ghiacciati, che orbitano intorno a Giove e Saturno. Questa evocazione si concretizza in una sfera magica, trattenuta da due anelli metallici che la lasciano libera di ruotare.
L’interno recupera il principio ottico brevettato dalla Discovery e rimanda all'immagine familiare di una biglia, oggetto della nostra infanzia, che con la sua natura interna colorata crea un movimento fluido e cristallizzato allo stesso tempo. Trasparente da spenta, una volta accesa, la luce emessa attraverso microincisioni, rivela un'onda morbida e tridimensionale.
Carlotta de Bevilacqua arricchisce questo concetto con la nuova Discovery Dialogue, aggiungendo nuove feature che contribuiscono a creare una relazione dinamica tra luce, spazio e percezione. Il taglio diagonale, che ricorda le famose tele di Fontana, divide la superficie per gestire la luce in due modi distinti e crea un’interruzione, ovvero un dialogo tra emissioni luminose contrastanti o simili, consentendo variazioni indipendenti delle due sezioni luminose.
Questo sistema spinge al massimo le possibilità di personalizzazione della luce con scelte cromatiche che si adattano ai propri ritmi, promuovendo attraverso la trasparenza il benessere e l'interazione con l'ambiente.
Wish you were here è una lampada con cui Carolina Gismondi de Bevilacqua rende omaggio al design innovativo concepito da Ernesto Gismondi. Il progetto porta il principio ottico brevettato di Discovery in una nuova forma tridimensionale, ottenuta piegando la superficie della lastra trasparente, e nella dimensione più piccola dello spazio personale.
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