In cucina, il tavolo non è più un oggetto funzionale, ma un protagonista: plasmando lo spazio, definisce atmosfera ed estetica.
In cucina, il tavolo non è più un oggetto funzionale, ma un protagonista: plasmando lo spazio, definisce atmosfera ed estetica. Le forme iconiche, dai volumi scultorei alla precisione artigianale, ogni modello porta con sé la visione di un grande designer o architetto, unendo materiali di pregio e proporzioni pensate per trasformare l’ambiente in un luogo da vivere ogni giorno.
Tra i tavoli rotondi di design, il tavolo Tulip di Knoll, disegnato da Eero Saarinen nel 1956, nasce con l’intento di semplificare la base dei tavoli eliminando le gambe multiple. L’unico supporto centrale consente un uso pratico e pulito dello spazio. Disponibile in versione rotonda o ovale, con top in marmo o laminato, il Tulip si integra perfettamente in cucine luminose, dal design ordinato e dall’ergonomia ben risolta.
Tra i tavoli in cristallo, con top disponibile anche in vetro o marmo, il tavolo Table Tube d’Avion, prodotto da Cassina e progettato nel 1929 da Le Corbusier, Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret, è uno dei tavoli di architetti famosi che ha fatto la storia del design moderno. La struttura tubolare in acciaio cromato richiama il mondo dell’ingegneria e dell’aeronautica. Ideale per cucine ampie e ordinate, aggiunge una nota tecnica, funzionale e senza eccessi decorativi.
Il tavolo CH327, firmato da Hans J. Wegner per Carl Hansen & Søn, rappresenta l’essenza del design danese. Realizzato in legno massello, con proporzioni allungate e bordi delicatamente curvi, trasmette un senso di equilibrio e naturalezza. In cucina crea un’atmosfera calda e coerente, in cui materiali semplici e forme razionali si fondono con armonia senza ostentazioni.
Disegnato da GamFratesi per Gubi, il tavolo Epic è una presenza solida che prende ispirazione dall’architettura classica. La base cilindrica in travertino o acciaio supporta un top spesso e rotondo. La versione in pietra mostra venature naturali che rendono ogni pezzo unico. Nella zona cucina introduce stabilità visiva e un senso di durata, adatto a chi predilige materiali autentici.
Lagos è un tavolo firmato Baxter, con top in marmo Patagonia e gambe in metallo rifinite artigianalmente. Le venature del marmo, sempre diverse, definiscono l’unicità di ogni esemplare. Questo tavolo si inserisce in cucine aperte e ambienti spaziosi, dove l’elemento centrale deve combinare valore materico, resistenza e continuità visiva con gli altri arredi presenti.
Maestro è un tavolo disegnato da Gianfranco Frattini per Acerbis nel 1997. La struttura a ponte con elementi verticali in legno e top rettangolare crea un equilibrio tra razionalità e leggerezza. Le finiture a poro aperto ne esaltano la matericità. In cucina si inserisce con coerenza, contribuendo a un ambiente lineare, definito da proporzioni pulite e materiali di pregio.
Il tavolo Sengu di Cassina, disegnato da Patricia Urquiola, si ispira all’architettura sacra giapponese. Le gambe in legno massiccio si fondono con colonne in marmo o gres, mentre il piano esalta le venature naturali. Pensato per favorire la convivialità, si adatta a cucine dove il centro tavola diventa un punto fermo, stabile, in dialogo con materiali autentici e composizioni curate.
Disegnato nel 1938, il tavolo 525 En Forme Libre di Charlotte Perriand per Cassina rompe la simmetria con un top asimmetrico e fluido, sostenuto da gambe cilindriche. È un omaggio alla libertà progettuale. In cucina, si integra perfettamente in contesti informali e dinamici, dove la disposizione dello spazio favorisce movimento, accessibilità e un’estetica non convenzionale.
Il tavolo Tria, disegnato da Lorenza Bozzoli per Ghidini 1961, presenta un piano in marmo dalla forma irregolare, ispirato ai ciottoli levigati dall’acqua. La base in metallo completa una struttura solida e ben proporzionata. Si rivela adatto a zone dining contemporanee dove il tavolo diventa elemento distintivo per funzionalità, presenza visiva e armonia con finiture pregiate.
Il tavolo Florence, progettato da Florence Knoll per l’omonimo brand nel 1961, è un modello che unisce rigore e semplicità. La struttura in acciaio e il top in marmo o vetro esprimono ordine e precisione. Ideale in cucine moderne e razionali, in cui il piano lavoro si fonde con la zona pranzo, favorendo continuità visiva e coerenza formale con l’ambiente.
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