Come vestigia di un passato che ritorna con maestosa bellezza, i mobili della Heritage Collection di Molteni&C portano all’interno delle mura domestiche il fascino intramontabile del design d’autore.
La prestigiosa collezione è il cuore pulsante dell’archivio storico del brand: Gio Ponti, Ignazio Gardella, Afra e Tobia Scarpa, Yasuhiko Itoh e Werner Blaser hanno tracciato i segni indelebili di una ricca ed autentica eredità da valorizzare e divulgare, che proietta il brand verso un futuro di avanguardia e tradizione, sempre all’insegna della qualità dell’abitare.
Nato a Milano nel 1905, Ignazio Gardella abbraccia la filosofia razionalista, applicandola già nelle prime opere architettoniche degli anni Trenta. Parte attiva nello sviluppo del movimento moderno in Italia, traduce anche nell’ambito del design d’arredo l’equilibrio tra eleganza formale ed estetica modernista del suo stile architettonico. Pulizia dei profili e purezza strutturale: l’oggetto si disegna sulla sua stessa funzione.
Vincitore del recente “Wallpaper* Design Awards 2023” nella categoria ‘Best Silhouettes’, il tavolo Blevio è stato disegnato da Ignazio Gardella nel 1930 come unico esemplare in rame destinato alla residenza di famiglia sul lago di Como. Nel suo profilo lineare ed elegante esso sintetizza le note distintive dello stile architettonico di Gardella. Due cilindri cavi terminanti con due semplici capitelli in legno sorreggono il rettangolo stondato del piano: geometrie che si articolano in un originale e funzionale equilibrio architettonico che riduce all’essenziale, condensando forma e funzione e utilizzando i materiali come dettaglio estetico.
“Il modo in cui riflette la luce ne valorizza il disegno e lo rende straordinariamente adatto per gli ambienti dell'abitare”.
Ignazio Gardella
Gio Ponti, maestro dell'architettura del XX secolo, ha posto la sua inconfondibile firma su numerose opere architettoniche, accostando parallelamente una vasta produzione di design di mobili. Disegnati tra il 1935 e gli anni '70, i mobili sono oggi rieditati in esclusiva da Molteni&C con l’ausilio di tecnologie e materiali all’avanguardia che ne rispettano e ravvivano l’essenza. Espressione del suo sguardo innovativo che, attraverso sei decenni ha contribuito a definire il “Vivere alla Ponti” (Ponti-style), questa eredità riscoperta conferma il valore e la vitalità del maestro.
(© Gio Ponti Archives - Archivio storico Eredi Gio Ponti)
La voglia di cambiamento e innovazione del secondo dopoguerra trova ampio spazio nel design di Gio Ponti. Nuovi materiali permettono finalmente progetti prima di allora solo immaginati, intrisi di quell’entusiasmante combinazione di funzionalità e minimalismo. Da questo fermento nasce uno dei pezzi più iconici della produzione di Ponti: la poltroncina Round D.154.5, detta anche “Otto pezzi”. Moderna, essenziale ed indimenticabile.
(© Archivio Gio Ponti - Archivio storico Eredi Gio Ponti)
Il tavolino “Infinito”, o D.552.2, progettato da Gio Ponti nel 1950, è una raffinata e astratta piroetta: il piano triangolare di vetro poggia leggero su tre snelle gambe in palissandro, impreziosite da piedini in ottone.
(© Archivio Gio Ponti - Archivio storico Eredi Gio Ponti)
Afra e Tobia Scarpa si laureano entrambi in Architettura alla fine degli anni ‘60, quando il loro sodalizio professionale è ormai noto: il binomio si era già infatti imposto globalmente con l’ideazione di pezzi fondamentali della produzione di design d’arredamento. Nel 1986 la coppia disegna Miss, elegante sedia che sembra disegnata da un’unica, agile linea.
"Saper costruire è un debito verso la tecnica. Saper dare un significato alle cose che costruisco è un debito verso la logica richiesta dalle forme"
Tobia Scarpa
Allievo di Aalvar Aalto, Werner Blaser lavora a Basilea anche con Mies Van de Rohe. Viaggia a lungo in Giappone, attingendo a piene mani da una cultura che traduce nel suo stile minimale e raffinato. Esempio ne è il suo celebre cassettone, modello del primo mobile moderno di Molteni&C, adesso prodotto in una pregiata riedizione nella Heritage Collection.
La libreria disegnata dal giapponese Yasuhiko Itoh è un progetto molto ambizioso per il 1959, a causa della complessa curvatura del legno.Grazie alla Heritage Collection, il prototipo della libreria è finalmente prodotto in tutta la sua raffinata e sinuosa bellezza.
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