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La missione culturale ed artistica di Artek. Un design tra arte e tecnologia.
Dal 1935 Artek si fa portavoce di un'importante missione culturale ed artistica. Fondata ad Helsinki, l’azienda finlandese si cala all’interno di una pura intersezione tra design, arte e architettura, realizzando con un vivace approccio modernista creazioni di arredamento ed illuminazione. Fattore significativo per il successo di Artek fu senza dubbio il lavoro pionieristico portato avanti da Alvar Aalto, fondatore e ispirazione per generazioni di designer e architetti del XX secolo e figura di snodo per la proliferazione mondiale del design nordico. Una sintesi perfetta tra "arte" e "tecnologia" è rispecchiata dal nome stesso dell’azienda, delineando un modo di concepire la produzione artistica personale e all’avanguardia.
Tra i prodotti icona più apprezzati nella storia del design, lo Stool 60 progettato da Alvar Aalto nel 1933 è uno sgabello impilabile interamente realizzato in massello di betulla. Con estrema facilità, le gambe sono montate direttamente sul lato inferiore del sedile rotondo e centrale.
Espressione di uno stile classico e straordinariamente versatile, la Chair 66 è divenuta negli anni un’icona universale di design. Realizzata da Alvar Aalto per Artek nel 1935, la seduta eleva il fascino tradizionale del legno declinandolo all’interno di un concept creativo ed essenziale. La sua logica di costruzione è incentrata sui principi di comfort e flessibilità, garantiti grazie all’ampio e pratico schienale a forma di maniglia. La lavorazione del legno di betulla finlandese definisce i caratteri di resistenza e leggerezza, dando vita ad un’esperienza di seduta senza eguali.
Alvar Aalto, fondatore di Artek.
La collezione Kaari nasce dalla collaborazione dei design francesi Ronan & Erwan Bouroullec con Artek. Un concept dal design semplice e intelligente, espressione di un fascino estetico singolare. In verticale, il carico dei piani dei tavoli e degli scaffali è sostenuto da un massiccio pezzo di legno che si combina ad un altro peculiare elemento di supporto costituito da un’elegante fascia d'acciaio piegata diagonalmente in una forma ad arco. Ispiratosi al profilo leggero e fluido di questo elemento, "Arco" è infatti il significato del termine finlandese Kaari che dà il nome alla collezione.
Un concept dal design moderno e innovativo distingue Rocket da un qualsiasi sgabello convenzionale. Realizzato in massello di rovere naturale e disponibile nelle colorazioni del bianco e del nero, è originariamente ideato per la cucina del designer finlandese Eero Aarnio. L’iconico sgabello presenta un carattere dinamico e fortemente giocoso, portando sullo scenario del Bistrot uno stile casual ed avanguardistico.
![](https://cdn.mohd.it/cdn-cgi/image/format=auto,width=1600/media/inspire/4/1/41 "Paimio".jpg)
Progettata da Alvar Aalto nel 1932 per il sanatorio di Paimio, la 41 "Paimio" possiede un fascino estetico eccezionale. La struttura è interamente realizzata in betulla laminata con seduta in multistrato curvato laccato. Il design appare fluido e lineare, delicatamente messo in risalto dalla soluzione pensata per schienale e sedile accorpati in un unico pezzo di compensato pressato.
![](https://cdn.mohd.it/cdn-cgi/image/format=auto,width=1600/media/inspire/4/2/42 "Small Paimio".jpg)
901 Tea Trolley è un sofisticato carrello da tè progettato da Alvar Aalto nel 1936. Ispirandosi alla cultura britannica del tè, il carrello presenta una struttura composta da due anelli in betulla, due ripiani e una solida e resistente maniglia. Il fascino e la leggerezza della betulla si combinano elegantemente alla funzionalità delle ruote gemellate, le quali con impeccabile praticità consentono di manovrare e spostare facilmente il carrello.
Distinguendosi per il suo indomabile fascino estetico, la Karuselli fu progettata dal designer Yrjö Kukkapuro nel 1964. Divenuta da subito un immediato successo internazionale, l’iconica seduta si fece portavoce di un design espressivo e ricercato, coniugando precise funzioni ergonomiche a forme di bellezza confortevoli ed avvolgenti. Gio Ponti scelse la Karuselli per la copertina di Domus nel 1966 e Sir Terence Conran la definì la sua sedia preferita.
La geometria peculiare della seduta consente allo sgabello di essere impilato in una scultura a torre a spirale per ottimizzare gli spazi. Il suo design semplice ed essenziale gli garantisce un posto di rilievo nel panorama internazionale da generazioni.
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