Per il Salone del Mobile 2025, Acerbis mette in scena un immaginario inedito, dove la materia prende forma attraverso linguaggi diversi e complementari. Un palcoscenico di idee che accoglie con equilibrio e coerenza il confronto tra nuove visioni progettuali, segni grafici inediti e una ricerca continua tra innovazione e memoria.
Accanto alle visioni contemporanee, Acerbis guarda anche alla propria storia, con la riedizione di un progetto iconico di Claudio Salocchi risalente agli anni ’60: una testimonianza tangibile di quanto il passato sappia ancora parlare il linguaggio del presente.
Presentata per la prima volta all’ottava edizione del Salone del Mobile nel 1969, la poltrona Palla è oggi protagonista della collezione Remasters di Acerbis, confermando la sua attualità progettuale a oltre mezzo secolo dal debutto.
All’avanguardia tanto nel linguaggio formale quanto nell’approccio alla seduta, questa poltrona nasce dalla scomposizione della forma sferica in un equilibrio perfetto tra giocosità e funzione. La seduta e il poggiapiedi, concepiti come elementi dialoganti, si incastrano in un sistema fluido e dinamico, dove il comfort si traduce in volumi generosi e una cura sartoriale dei dettagli.
Riproposta nelle dimensioni originali e disponibile nelle versioni fissa o girevole con meccanismo di ritorno, Palla si presenta oggi con un comfort ottimizzato, pur mantenendo intatta la sua forza espressiva. È un oggetto che continua a sfidare le convenzioni, portando negli interni contemporanei non solo un’estetica audace, ma anche la visione libertaria e pionieristica di un’epoca irripetibile del design italiano.
Ben oltre le riedizioni di progetti storici, la collezione 2025 è il frutto di un dialogo intergenerazionale, in cui talenti emergenti e collaborazioni consolidate si incontrano per scrivere nuovi capitoli del design contemporaneo.
Olimpia Zagnoli firma Gigiona, un progetto inedito, componibile e scompigliabile che porta nel mondo Acerbis l'inconfondibile cifra visiva della designer, fatta di linee grafiche audaci e colori iconici - che in quest'opera delineano i contorni di una figura femminile - mentre il segno scultoreo di Philippe Malouin si traduce in arredi che celebrano il gesto essenziale e il rigore formale.
Trench è la nuova collezione firmata da Philippe Malouin per Acerbis che propone una reinterpretazione radicale dell’imbottito contemporaneo utilizzando una nuova grammatica del comfort. Composta da divani e poltrone, Trench si distingue per la sua curva unica e fluida, che definisce con continuità seduta e schienale, dando vita a un volume essenziale, quasi primitivo, eppure sorprendentemente accogliente.
Interamente rivestito, fino alla base, il sistema si solleva su due gambe perpendicolari che ne accentuano la leggerezza visiva e il carattere architettonico. I braccioli, disponibili sia in versione fissa che mobile, possono essere liberamente posizionati, offrendo un'esperienza di seduta versatile e personalizzabile.
Le Cupole, il nuovo tavolo firmato da Francesco Meda & David Lopez Quincoces per Acerbis, è una dichiarazione di equilibrio formale e forza materica. Ispirato alla purezza della geometria architettonica, questo pezzo scultoreo traduce il rigore del disegno in una composizione elegante e monumentale, dove ogni dettaglio esprime precisione e armonia.
Tre cupole scolpite nel marmo, disponibili nelle preziose finiture Calacatta Oro e Nero Marquinia, compongono la base e sorreggono il piano con maestosa leggerezza visiva. Le curve morbide e le proporzioni bilanciate creano un dinamismo raffinato, mentre gli inserti in ottone sottolineano l’artigianalità e arricchiscono l’insieme di riflessi preziosi. Un’opera contemporanea, capace di imporsi con sobria teatralità in ogni spazio.
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