Teste di Moro, la finezza dell’artigianato di Sicilia
Stupendi vasi in ceramica dipinta dalla particolare foggia antropomorfa, le Teste di Moro trionfano sui balconi delle vie dei centri storici siciliani. Note anche come Graste, sono diventate simbolo dell’artigianato e della cultura dell’isola, e hanno alle spalle una storia tramandata nei secoli, densa di forti sentimenti, credenze popolari e costumi del passato.
Nere, bianche, coloratissime o monocromatiche, le creazioni artigianali attingono a piene mani dalla ricchezza della tradizione siciliana, ed esaltano le peculiarità della lavorazione artistica di pregio: ogni prodotto è unico, esprime nella forma, nei colori e nelle texture tutte le qualità della scuola ceramista siciliana, rendendola rinomata a livello mondiale.
Narra la leggenda che, durante la dominazione araba in Sicilia, intorno all’anno 1100, nell’antico quartiere arabo della Kalsa nel cuore di Palermo, vivesse una ragazza bellissima. Un giorno, mentre si prendeva cura delle amate piante del suo balcone, venne notata da un giovane moro che si invaghì perdutamente di lei e le dichiarò subito il suo amore. La giovane rimase colpita dall’appassionante sentimento e lo ricambiò. Ma l’uomo aveva nascosto alla giovane di avere, in Oriente, moglie e figli dai quali sarebbe presto ritornato.
La ragazza, una volta scoperto l’inganno, fu acciecata dalla gelosia e lo uccise nel sonno, lo decapitò e con la sua testa fece un vaso in cui piantò un germoglio di basilico. Mise la testa del moro in bella mostra nel balcone, innaffiandola con le sue lacrime: il basilico crebbe rigoglioso, suscitando l’invidia di tutta la Kalsa. Da quel momento tutti decorarono i propri balconi con vasi di terracotta, modellati con le sembianze della testa del Moro.
Oggi le Teste di Moro sono quasi sempre accoppiate; raffigurano un uomo con un turbante e una donna con una corona, entrambi adorni di gioielli, fiori e agrumi. Esse sono utilizzate non soltanto in balconi e verande, ma anche negli interni di abitazioni, ristoranti, bar e alberghi. È impossibile non rimanere affascinati dalla bellezza dei visi, dall’opulenza degli ornamenti e dai colori vibranti.
Ancora oggi, nelle botteghe di cittadine come Caltagirone e Santo Stefano di Camastra, centri d’eccellenza dell’arte ceramista in Sicilia e nel mondo, la maestria della mano artigiana crea, plasma e dipinge questi meravigliosi prodotti della tradizione. Eccezionali e pregiati complementi d’arredo perfetti sia in interni che in esterni, trovano la propria dimensione non soltanto in ambienti decorati in stile classico, siciliano o arabo, ma soprattutto combinati, con audacia e carattere, con pezzi di design contemporaneo, in spazi minimali ed eleganti.
Anche la Pigna fa parte della tradizione ed è molto diffusa tra le ceramiche; l’albero del pino simboleggia prosperità e immortalità, e i frutti ne contengono le qualità divine. Per questo motivo, sin dai tempi più antichi, le pigne erano donate come buon augurio di fecondità e ricchezza.
Rappresentazioni artistiche di una storia d' amore, gelosia e vendetta divenuta leggendaria, le Teste di Moro e le Pigne, intrigano per estetica e fascino. Oltre alla tradizionale funzione di vaso, essi diventano contenitori destinati ad utilizzi più o meno fantasiosi (porta ombrelli, basi per tavoli e via dicendo), complementi ornamentali o sculture decorative da esterno.
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