The Source by cc-tapis: il racconto dell'artigianalità dei tappeti di design
Ogni storia ha un inizio. Per cc-tapis, tutto comincia tra le montagne dell’Himalaya: è qui che nasce The Source, il nuovo racconto visivo, un viaggio alle radici del gesto artigianale. Girato in pellicola 16mm tra Kathmandu e Leh, il progetto svela la vita autentica dietro ogni tappeto.
Fondata nel 2011, cc-tapis rappresenta un nuovo linguaggio nel mondo del tappeto contemporaneo. Nei suoi atelier in Nepal e India, seta, lino e lana vengono lavorati a mano da maestri artigiani, secondo una tradizione che attraversa secoli. A Milano, il brand intreccia questa eredità con la ricerca e la sperimentazione, creando oggetti che superano il concetto di arredo per diventare vere esperienze sensoriali.
The Source è una narrazione visiva che attraversa luoghi e volti per raccontare dove prende forma la sensibilità cc-tapis. Ogni nodo, ogni fibra di lana è il risultato di mani che si muovono con ritmo costante, di tecniche tramandate nel silenzio. Nelle immagini, il gesto diventa linguaggio: le trame raccontano storie di dedizione e di equilibrio tra tradizione e contemporaneità.
Nel cuore di The Source scorrono quattro collezioni simboliche: Rebus di India Mahdavi, Hypercode di Roberto Sironi, The Color of Copper (TCOC) di Kwangho Lee e Ripple di Patricia Urquiola.
Ogni tappeto racconta un modo diverso di osservare il mondo, ma tutti nascono dalla stessa radice: la mano artigiana che intreccia, il tempo che scolpisce, la materia che si trasforma.
Firmata da India Mahdavi, la collezione Rebus trasforma il tappeto in un codice visivo da decifrare. Forme, parole e segni si intrecciano in un linguaggio criptico e giocoso, tra astrazione e simbolismo.
Realizzati a mano negli atelier cc-tapis di Kathmandu, i tappeti rivelano sfumature ottenute alternando filati di lana in diverse saturazioni, creando un effetto di dissolvenza poetica, sottile e sofisticata.
Con il tappeto Hypercode, Roberto Sironi costruisce un archivio visivo di memorie collettive. Antiche incisioni, glifi mitologici e graffiti urbani si fondono in una trama che attraversa epoche e culture.
Lavorati su telai indiani con tecnica jacquard, i tappeti intrecciano iscrizioni greco-romane, segni giapponesi e icone contemporanee, evocando il bisogno umano di lasciare un segno.
Ispirato alla ricerca di Kwangho Lee, la collezione The Color of Copper (TCOC) è formata da quattro tappeti, annodati a mano che reinterpretano il processo di ossidazione del rame utilizzando pura seta, lana himalayana e fibre di aloe.
Questi elementi si fondono in geometrie che riproducono le sfumature del metallo vivo: dal rosso brunito al verde patinato.
Ogni tappeto racconta la bellezza del cambiamento, la trasformazione naturale della materia in luce e calore, come un metallo che respira nel tempo.
Nei tappeti Ripple, Patricia Urquiola cattura la fluidità del gesto digitale e la trasforma in un movimento tangibile. Linee ondulate e sovrapposte creano un effetto quasi cinetico, reso vibrante dalle variazioni di altezza e texture. Le tonalità ocra, rosa e verdi celebrano il dinamismo della forma, trasformando la lana in superficie viva. Un tappeto innovativo, in cui tecnologia e artigianato si fondono in perfetto equilibrio.
In The Source, cc-tapis celebra la dimensione umana del design. Ogni tappeto è una narrazione intessuta di tempo, luce e memoria. Il film non mostra solo come nascono le creazioni del brand, ma restituisce la verità che le anima: la lentezza come valore, la materia come linguaggio, la mano come origine. Un viaggio che ricorda che ogni opera di design inizia da un gesto.
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