Candido come la neve, puro e cristallino come lo spirito del Natale. È il bianco a impreziosire il momento più atteso e magico dell’anno, trasmettendo allo spazio abitativo tutta la sua eleganza e raffinatezza.
Nella collezione di Natale, gli arredi, le luci e gli oggetti decorativi si tingono di bianco, tra le icone del design che non passano mai di moda e le creazioni più esclusive dei migliori brand dell’arredamento: Gubi, Gufram, Kartell, Oluce, Vitra.
Fin dal primo sguardo, Pacha di Gubi ricorda la morbidezza delle nuvole. E questo è proprio l’intento del suo designer, Pierre Paulin, che voleva creare una poltrona che suscitasse l’impressione di “sedersi sulle nuvole”. Con le sue linee curve e le forme generose e confortevoli, Pacha è in grado di trasmettere magiche e rilassanti atmosfere, ancor più esaltate dal colore candido, che questa volta ricorda il bianco della neve più soffice.
La sedia Louis Ghost è uno dei capolavori di Philippe Starck per Kartell, grazie alla sua capacità di reinterpretare la poltroncina barocca di Luigi XV fino a renderla quasi irriconoscibile. Il suo è un effetto tanto più stupefacente e affascinante, quanto più emerge la sua immagine evanescente e cristallina, che abbellisce la tavola di Natale come una cornice preziosa avvolge la sua opera d’arte.
Sedia, sgabello, giocattolo, oggetto decorativo: Rabbit di Qeeboo è tutto questo e anche di più. Un arredo che non vuole passare inosservato, disegnato da Stefano Giovannoni con l’obiettivo di sfruttare il design industriale per creare un oggetto divertente e ironico. Disponibile nei colori più vivaci, la versione in bianco ricorda il personaggio immaginario del Bianconiglio, il che lo rende perfetto come regalo per i bambini da lasciare sotto l’albero di Natale.
Forma leggermente ovoidale, diffusore in cristallo trasparente, superficie sfaccettata per giocare con la luce e i suoi riflessi. La famiglia di lampade Planet di Tokujin Yoshioka per Kartell è in grado di suscitare le atmosfere più calde e suggestive: a bordo di una piscina riscaldata o sulle più raffinate tavole da pranzo addobbate per le feste di Natale.
Un’icona intramontabile del design che saprebbe rendere unico e speciale ogni Natale. La sua storia inizia nel 1977, l’anno della sua ideazione da parte di Vico Magistretti e l’anno in cui si rivoluziona il concetto stesso di abat-jour. Atollo di Oluce è nel tempo diventata “l’archetipo della lampada da tavolo”, caratterizzata dal contrasto armonico di differenti forme geometriche: cilindro, cono, semisfera. La versione in vetro soffiato opale acidato è un simbolo di stile e raffinatezza.
Un oggetto che sembra essere uscito dalle immagini dei libri di anatomia. Love in bloom è un vaso di porcellana a forma di cuore, letteralmente, nato dalla matita e dall’estro del designer Marcantonio e realizzato da Seletti. Il più classico dei simboli dell’amore, reinterpretato in una versione moderna ma altrettanto romantica.
Cactus è il manifesto della libera interpretazione: può sopperire alla sua funzione di appendiabiti, ma può anche semplicemente decorare e sovvertire il paesaggio domestico. Nato dal genio creativo di Guido Drocco e Franco Mello nel 1972 per Gufram, Cactus diventa ben presto un classico del design italiano e un simbolo dello stile anni Settanta, “mettendo in discussione il mondo statico e rigido dell'interior design”.
Le combinazioni possono essere potenzialmente infinite, come le stanze e le età a cui Corniches si adatta alla perfezione. Il design di Ronan & Erwan Bouroullec per Vitra ha creato una serie di mensole, superfici espositive, librerie, con l’intento di dare vita a costellazioni originali e dinamiche. Non in cielo, bensì sulle pareti delle nostre stesse case.
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